Caro collega,
le elezioni del 25 settembre sono un appuntamento importante non solo per il nostro Paese, ma anche per la scuola. Per questo crediamo che, al di là delle convinzioni politiche di ciascuno, sia molto importante andare a votare, in modo da far sentire la voce della scuola e degli insegnanti su temi di politica scolastica, in parte avviati con le risorse previste dal PNRR e che inevitabilmente il prossimo governo dovrà affrontare. I temi riguardano particolarmente:
– i problemi relativi alla dispersione scolastica, con strategie che mettano al centro la qualità del servizio scolastico e politiche di sostegno al diritto allo studio;
– gli investimenti per lo sviluppo e la valorizzazione della professionalità dei docenti, a partire da
una politica di reclutamento basata su concorsi annuali;
– l’ampliamento del tempo pieno sul territorio nazionale, in particolare nel primo ciclo di istruzione, investendo soprattutto nell’aree del Paese dove si registra un alto tasso di abbandono e di dispersione scolastica;
– investimento sui nuovi ambienti di apprendimento, in modo da poter ridisegnare una didattica innovativa, basata sulla centralità e il protagonismo degli studenti, su metodologie attive e percorsi di apprendimento personalizzati.
Questi sono alcuni dei contenuti, sostenuti da sempre dal Cidi di Milano e in questa campagna elettorale estiva, si è poco discusso di essi, perché al centro sono state poste le preoccupazioni legittime, di altre emergenze, come quelle relative ai costi dell’energia, l’inflazione e la guerra in Ucraina.
Noi crediamo, però, che i temi della scuola siano centrali per far uscire il Paese dallo stato di emergenza e dalla crisi; per questo il nostro voto, quello della scuola e degli insegnanti, può contare e fare la differenza.
Link del documento nazionale sulle proposte sulla scuola del Cidi .